Anche quest’anno mi cimento a questo faticoso ma soddisfacente progetto, sarà per le mie origini, sono cresciuta in campagna ed ho sempre visto mia madre occuparsi dell’orto, che hai tempi odiavo perchè ci chiamava là per togliere le erbacce, poi però ci mandava a raccogliere i pomodori per fare la salsa, oppure dai miei nonni, dove andavo spesso da piccola e là era il nonno che si occupava del suo prezioso orto che non somiglia neanche un pò al mio, lui era un cultore dell’orto ed era super ordinato senza neanche un filo d’erba in più e file dritte di verdure, ancora adesso mi domando come faceva a tenerlo così bene. Io no, non riesco farlo così bello, mi dò come spiegazione il poco tempo che ho da dedicargli, inizio sempre bene, ogni tanto vado a togliere le erbacce, a legare i pomodori, ma quando arriva il momento della raccolta è una soddisfazione unica, la verdura che si raccoglie nel proprio orto ha un sapore diverso, non sò come dire… Certo di lavoro ne và dentro, ma a me piace ed ogni anni ci riprovo, mi rilassa pure stare lì con le mani nella terra. Non me ne vogliano i cultori dell’orto, il mio è proprio spartano, non mi interessa avere un orto da copertina , e poi cerchiamo di usare come attrezzatura di base, tutti materiali riciclati, per bastoni usiamo tubi idraulici, edili, tubi dell’acqua, reti di ferro, insomma tutta roba che si butta e che noi cerchiamo di riutilizzarla in un altro modo, insomma il mio orto è spartano ma, basta che possa raccogliere i frutti del lavoro che faccio….